— Organizzazione Eventi

Progettiamo e organizziamo eventi per dare luogo e spazio al bisogno di raccontare e presentare le idee. A volte per aumentare la brand awareness dei marchi, altre per affermarli e farli conoscere ai loro pubblici. 

Dalla scelta della location al coordinamento operativo con le altre figure professionali necessarie a trasformare un luogo in una destinazione, una presentazione in un happening. 

Pianca & Partners

“La nuova stanza”, personale dedicata ad Andrea Branzi

Lineapiù Italia

Il marketing della memoria: la Sala dei Rari

Filippo Taidelli Architetto

Cells, la sanità del futuro

Andrea Aprea

Andrea Aprea Milano - Ristorante e Caffè Bistrot

Palazzo di Varignana

Treno Reale-Carrozza Ristorante

Pianca&Partners

“Emerging lines”: alla Milano Design Week, in scena la creatività del futuro

Lineapiù Italia

Il marketing della memoria: l’Archivio Storico Lineapiù

Égalité

La boulangerie francese apre all’Arco della Pace

Bonaveri

Tra forma e colore: Pucci incontra Bonaveri

Peck

Cubo di Peck

Bonaveri

Una serie di miniature in mostra, per raccontare una storia d’amore tra forma e figura

Palazzo di Varignana

Raccontare l’oro verde: la Notte dell’Olio Nuovo di Palazzo di Varignana

Peck

Orizzontale di panettoni

Piuarch

Una mostra per raccontare la ricerca formale e concettuale che lo studio di architettura ha dedicato al tema delle facciate

Lineapiù Italia

“YARNS – LINEAPIÙ ITALIA. 40 ANNI DI EMOZIONI”, un libro per raccontare un anniversario importante.

Pianca & Partners

Inaugura a Milano il nuovo contract hub del Made in Italy

Pierattelli Architetture

Hidden Garden

Capoferri

Una mostra per Triennale Milano: quattro architetture per la valorizzazione del patrimonio costruito

Iris Ceramica Group

Ceramics: Neverending Artworks

Lineapiù Italia

Lineapiù Loves Japan: la maestria nella produzione di filati incontra la cultura giapponese

Pianca & Partners

Di/Segno, una mostra alla scoperta del processo creativo del designer Simone Bonanni

Ciò che resta del tempo

Una mostra di “opere effimere” si interroga sul valore delle memorie